facebooktwitteryoutube
"Facciamo poca distinzione fra il nostro lavoro e il nostro gioco, fra il nostro lavoro e il nostro tempo libero, la nostra mente e il nostro corpo, il nostro momento di crescita e il nostro divertimento, perseguiamo semplicemente la nostra visione di eccellenza in qualunque cosa facciamo, lasciando decidere agli altri se è lavorando o giocando"
GeoTeam Associati

Archivio di PM, 2014

foto

Viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta dei castelli di San Severino Marche

“La notte bianca dei musei” – San Severino Marche  17 maggio 2014

Presentazione alle ore 18 presso il Museo Archeologico di San Severino Marche del Libro “DODICI CASTELLI  - viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta dei castelli di San Severino Marche“ scritto da Marcello Muzzi. Ingegnere con uno spiccato interesse per l’architettura moderna e per il design, spesso all’estero per lavoro, Muzzi non ha mai dimenticato i profondi valori della terra marchigiana. Fin da ragazzo ha coltivato una profonda passione per la storia, l’architettura e l’arte del territorio maceratese. Membro da molti anni di Archeoclub d’Italia onlus, ne presiede attualmente la sede di San Severino Marche. Il suo contributo alla conoscenza e alla valorizzazione dei beni culturali della zona si esprime sia con la organizzazione di visite guidate che con interventi sulla stampa locale.

L’assessore ai beni culturali del Comune di San Severino Marche, Simona Gregori, dice dell’Autore e dell’Opera :

Marcello Muzzi è un cultore dell’arte e del paesaggio, ma soprattutto un appassionato maestro del saper vivere. Non a caso, questo suo libro è un percorso dell’anima che richiama alla mente le risate di un gruppo di amici, i colori della primavera, l’aria tersa di una passeggiata in moto, le coperte sull’erba, un paniere di prelibatezze e fragranti focacce.
Le pagine dei “dodici castelli” emanano sensazioni preziose e richiami potenti alla storia della nostra città, come la bottiglia di un pregiato vino rosso del luogo.
Ecco allora che, assecondando dolcemente le curve delle stradine di collina e godendo dei colori tersi della splendida campagna, Marcello rianima l’identità dei luoghi con l’avvincente racconto delle rivalità tra contadi e signorie, delle loro spietate battaglie, degli illustri rapimenti e delle truci vendette che vi si sono perpetrate, mentre i raffinati scatti di Claudio Scarponi immortalano roccaforti dimenticate, capitelli sepolti e blasoni sfigurati.
Accompagnando il visitatore curioso sulle tracce delle torri di avvistamento e dei borghi fortificati, questo agevole libro di viaggio si legge con la levità di un romanzo storico la cui protagonista è la “civiltà settempedana” che attraverso i secoli ha difeso fieramente un peculiarissimo scrigno urbano di arti, saperi e sapori.

foto


CREDIAMO CHE OGNI ATTIVITA’ ECONOMICA DEBBA AVERE UN RISVOLTO SOCIALE

Biglietto Fronte-retro

“Esserci” è un progetto articolato e speciale che vede come protagonisti i “ragazzi” della Cooperativa Sociale di Bolina di Treia. Articolato perché è suddiviso in più eventi dove l’arte diventa l’unico filo conduttore, speciale perché i “ragazzi” della Cooperativa si sono improvvisati provetti artisti creando immagini con espressioni di grande impatto e suggestione. L’iniziativa parte con il Natale 2013 quando in occasione del concerto di Natale presso il Teatro Don Bosco di Macerata, Silvio Craia ed i “ragazzi” coinvolti hanno realizzato una serie di presepi attraverso l’assemblaggio di piccole parti di legno ricavato da contenitori recuperati prima di andare al macero. Tutti i lavori sono stati realizzati presso la Cooperativa, diventando il lunedì, giorno dedicato, un vero e proprio laboratorio artistico. Silvio Craia merita un cenno a parte perché da quel Natale non ha più abbandonato i suoi “ragazzi” attratto e coinvolto dal grande amore ricevuto da tutti: ho usato il termine amore perché credo che sia il sentimento più vero e sincero, quel sentimento che più di ogni altro tiene legato gli uomini..!!! Frequentando personalmente con periodicità la Cooperativa, osservando tra le tante cose che i “ragazzi” non potevano far più a meno del contatto con Silvio, siamo andati oltre, ovvero abbiamo pensato d’accordo con Eleonora Paciaroni, l’educatrice di riferimento e l’ideatrice del progetto, di poter “regalare” alla Cooperativa un mezzo di trasporto, assai utile in questo momento per le attività di sostegno , attraverso il ricavato derivante da un asta di opere d’arte. Oramai anch’io della partita, mi sono messo subito al lavoro interessando dell’iniziativa i miei amici artisti, stessa cosa ha fatto l’amico Silvio Craia. Dopo un giro di telefonate sono state reclutate ben 27 opere provenienti da artisti del territorio e non solo, in alcuni casi anche da autori di chiara fama nazionale. Non c’è voluto molto a coinvolgerli, un po’ per lo scopo assai nobile e poi per lo stretto rapporto che mi lega ad ognuno di loro. Tutte le opere saranno “pezzi unici”, per intenderci non stampe o grafiche, ed attraverseranno tutti i linguaggi dell’arte dalla “figurazione” all’ “astrazione” passando per l’informale; una cosa a cui tengo è che i lavori donateci sono stati appositamente selezionati dall’artista, ed in alcuni casi dal sottoscritto quando si è dovuto scegliere su più opere. Credo sia stato doveroso averli citati ad uno ad uno in copertina senza tener conto volutamente dell’ordine alfabetico. Le sorprese non sono mancate, e questo che sto per esternare sa davvero di speciale; alcuni ragazzi della Cooperativa presenteranno le loro opere che andranno ad unirsi ai lavori degli artisti formando un unico lotto in gara: e qui ritorna in scena Silvio Craia che ogni lunedì ha tenuto delle vere e proprie lezioni di pittura o meglio di “gestualità cromatiche”, dove i partecipanti non solo hanno dato prova di una straordinaria forza espressiva, ma hanno riacquistato il sorriso, quel sorriso che oltre a liberare il loro animo e la loro mente, ha trasmesso e trasmetterà a tutti noi quell’energia e quegli stimoli per guardare il mondo e l’umanità con occhi e sentimenti diversi.

Daniele Taddei Modern Art Consulting

 
 

Queste mie poche righe sono dedicate ai “ragazzi” della Cooperativa Di Bolina, a quei “ragazzi” che con me hanno condiviso momenti “formidabili”. Non è facile dimenticare quei pomeriggi dove dopo le prime diffidenze e lo scetticismo si è instaurato un clima idilliaco permeato dalla gioia e dal sorriso. Più di tutti è stato il “colore” a distribuirci l’energia e l’entusiasmo che in virtù della vostra vitalità e vivacità ci ha accompagnato nei nostri incontri. Quei barattoli di vernice sono stati per tutti noi motivo di grande festa e quando questi finivano rimanevamo dispiaciuti come partecipi della perdita di una cosa a noi cara. I lunedì trascorsi assieme a voi mi hanno dato tanto, mi hanno fatto capire tante cose, hanno contribuito a rinnovare il mio amore per gli altri, ad ascoltare e tollerare maggiormente chi mi è vicino, in poche parole è stato un grande insegnamento che non scorderò mai. E poi come non commuoversi quando alcuni di voi non vedendomi il lunedì precedente sono venuti a trovarmi nel mio studio a Macerata assieme ad Eleonora, una donna davvero speciale sempre presente e disponibile!!! Grazie “ragazzi” rimarrete per sempre nel mio cuore!!!

 Silvio Craia Artista

 
 
 

Di Bolina non è soltanto una Cooperativa Sociale. E’ un modo di pensare, di operare, di realizzare. Di Bolina è sapere che puoi mettere le vele in barca contro vento per raggiungere la tua meta, sia essa il tuo porto sicuro o un nuovo mondo da visitare. E se così si può fare in mare, sfruttando a proprio vantaggio il vento contrario, si può fare anche nella vita. Ed è in questo modo che Di Bolina lavora ogni giorno: si prende cura di persone con disabilità e con loro crea viaggi, inventa Storia, porta a compimento sogni, progetti, fa crescere equipaggi in cui ognuno è se stesso e partecipa a suo modo alla vita di bordo di tutti. Nella convinzione che “per ogni vento che ti sputerà addosso, per ogni tempo che ti prenderà a schiaffi, coniugando nozione e ardimento, si può giocare il vento andando Di Bolina…” (C. De Andrè) COSA FACCIAMO Di Bolina gestisce un centro socio educativo riabilitativo a S.Maria in selva , Treia (MC). Attualmente sono presi in carico 30 soggetti con disabilità intellettive, psichiche e fisiche dall’equipe composta da 8 educatori e un coordinatore. Nella gestione si privilegiano: – La relazione come elemento fondamentale ed indispensabile con gli operatori e tra i pari – Il lavoro concreto e finalizzato come strumento educativo – L’arte in tutte le sue forme come occasione di promozione, socializzazione e incontro – La vita reale come terapia. Tra le attività svolte ogni giorno all’interno del centro ci sono : palestra, piscina, teatro, tempo del cerchio, laboratorio di calcetto, laboratorio artistico, danza terapia, musica.

                                                                                                                         Matteo Cioci Presidente Cooperativa Di Bolina